Chi frequenta questo blog con regolarità ormai mi conoscerà abbastanza da sapere quanto poco sia propensa ad operare variazioni sulle ricette tradizionali. Stavolta, però, ho dovuto commettere il sacrilegio: sostituire i canditi della pastiera pasquale con gocce di cioccolato bianco e fondente. Una cosa sconvolgente, lo so! Non si può sentire. Ma cos'altro avrei dovuto fare, sapendo che l'invitato speciale alla mensa di Pasqua detesta cordialmente i canditi e sarebbe stato capace di riconoscerne l'odiato sapore anche se avessi tentato di fregarlo frullando il ripieno? Così, in onore di Dario, ecco la "Quasipastiera": perché il genero bisogna trattarlo bene, eh! Almeno all'inizio :-D Auguri a tutti !!!
INGREDIENTI
PER LA FROLLA:
600 grammi di farina
300 grammi di zucchero
200 grammi di burro
2 uova intere e 4 tuorli
8 grammi di lievito vanigliato per dolci
2 bustine di vanillina
PER IL RIPIENO:
580 grammi di grano già cotto (un barattolo)
un cucchiaio di burro
300 grammi di latte fresco intero
5 uova intere e 2 tuorli
650 grammi di zucchero
700 grammi di ricotta fresca vaccina
un cucchiaino di estratto di vaniglia
acqua di fiori d'arancio a piacere
150 grammi di gocce di cioccolato bianco
150 grammi di gocce di cioccolato fondente
Con gli ingredienti indicati preparate la pasta frolla e lasciatela riposare per un'oretta in frigorifero, coperta da pellicola trasparente. Nel frattempo preparate il ripieno. Per prima cosa mettete il grano in una pentola con il latte e il cucchiaio di burro e fate amalgamare il tutto a fuoco basso (dovrà risultare un composto cremoso, quindi lasciate che il latte venga assorbito completamente). A parte lavorate la ricotta con lo zucchero, la vaniglia e le uova; aggiungete il composto di grano ormai freddo, profumate con l'acqua di fiori d'arancio (io abbondo!) e completate con le gocce di cioccolato. Stendete la pasta frolla in una tortiera alta imburrata e infarinata, poi versate la farcia. Decorate la superficie con il classico reticolato ed infornate per almeno un'ora e mezza-due a 160-170 gradi. La pastiera va preparata con largo anticipo: io l'ho fatta il venerdì per la domenica. Qui lo dico e qui lo nego: è ottima anche in questa versione poco ortodossa! ;-)
Auguri soprattutto a voi, Dario e Marika, perché l'intera vostra vita sia una Pasqua ;-)
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